venerdì 16 maggio 2008

Un anno vissuto pericolosamente

Reportage giornalistico. Mi piacerebbe saper dare questo taglio alle piccole e pur semplici istantanee che mi diverto a descrivere.

Ho appena terminato "In Viaggio con Erodoto" (2004 - Feltrinelli), ed è il secondo libro che leggo di Ryszard Kapuscinsky, ne avevo già parlato tempo fa. Ormai questo giornalista, da pochi anni appartenente al mondo dei più, ha assunto il ruolo che avevano i miei eroi immaginari da bambino, quelli nei quali mi impersonificavo per cercare di eguagliarne ridicolmente le presunte gesta. Qui ci narra delle sue prime esperienze da inviato per l'agenzia di stampa polacca. Prima in India, poi in Cina, ancora in Africa. Poca disponibilità di denaro da spendere, rischi notevoli, tanta passione. Parallelamente le realtà locali, le tensioni storico politiche, i piccoli aneddoti di persone e storie incontrate. Romanzo autobiografico affascinante come sempre.

Giocare al giornalista può essere persino gratificante grazie ad un blog. Mi capita di leggere molti diari in rete che, pur avendo poche pretese, finiscono per stimolare l'opinione di molti. Altri sono talmente piacevoli e divertenti da essere posti sullo stesso piano di blasonati prodotti di stampa. Sono tra quelli che pensano che per raccontare non si debba essere iscritti ad alcun albo professionale.

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