domenica 23 agosto 2009

Ciottoli



Ribera, Agrigento, riserva naturale della foce del fiume Platani.
Seduto sul bagnasciuga osservo il susseguirsi delle onde che si infrangono sulla sabbia brecciosa dove ogni impatto ridisegna la disposizione dei minerali. Dopo un colpo violento emerge dalla schiuma un pattern piuttosto originale. Al successivo passaggio cambiano gli accostamenti e l'istantanea prende una forma più carica di oggetti. Un momento dopo, come in un gioco di illusionismo, le brecce scompaiono completamente, i granelli bagnati si compattano e iniziano a brillare in modo intenso. Un nuovo schiaffo d'acqua e l'opera d'arte prende ancora forma, instancabile come il vento che spinge e incita senza chiedere sosta.
Il moto naturale che si sprigiona su questa lunga striscia di sabbia accostata al mare da una immensa pineta mi riconcilia con qualcosa che credo si chami profondità e che riconosco essere sensazione rara.
Da queste parti abbiamo conosciuto l'ironico Leo e la sua bella famiglia. E' lui che ci ha fatto scoprire questo posto incantevole, insieme ad uno scorcio di panorama in fondo ad una strada dissestata, chiusa al pubblico, che penso riservi a non troppe persone.
Lo scroscio potente che mi risveglia dai pensieri ha cambiato ancora gli abbinamenti sulla rena. Forse è solo il caso ad accostare i diversi elementi prima distanti e sconosciuti. Forse no. Come fossi un veggente, leggo nel nuovo lancio di sassi il nostro futuro prossimo: è tempo di spostarci. Il nostro spirito di turisti nomadi ci chiama ma, pur nella sua brama di conoscenza, non ci permette di affezionarci ai luoghi più che alle persone.
Domattina, col fresco... si riparte.

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