venerdì 28 marzo 2008

Niente di personale

C'era una volta un ciclista.
Anche se da tempo ha smesso di correre è sempre in gara, si è poi sempre in gara.
Adesso è la vita che gli corre addosso e non può fermarsi, neanche un attimo.
Non può perchè adesso non corre più per se stesso ma per la sua nuova squadra, cercata, poi scelta, poi consacrata e adesso benedetta.
Stavolta le salite sono dure come non mai e l'avversario non scherza. Non è più un gioco.
Il traguardo non è la vittoria finale, chi lo sa se esiste la vittoria finale, ma conta poco.
Deve correre perchè il suo moto, alchemico e misterioso, dà una speciale vitalità a chi corre con lui. Non è la forza fisica o quella spirituale, è una specie di magia che possiede, il dono di far splendere chi lo ama.
Sarà folle ma chi ha pianto e più di tutto riso con lui può capire il suo dono.
E nei tratti duri non si può mancare a fargli il tifo, perchè anche di questo ha bisogno. E' una presenza scaramantica, a volte ridicola o solo accennata, ma sempre dovuta.
Non fosse altro a ringraziare il fato di averlo conosciuto!

giovedì 27 marzo 2008

Just relax


Pomeriggio trascorso nella bella biblioteca cittadina, sala consultazione riviste. Il mio vicino di lettura chiede due volte l'intervento di una responsabile per riprendere quattro giovanissimi seduti per discutere probabilmente "about" una ricerca scolastica, per il loro fastidioso mormorare. E' stizzito e stressatissimo. Invece i ragazzi sono irresistibili. Li stavo osservando curiosamente anch' io e sorridevo per la loro spensierata voglia di conoscenza. In genere mi piace osservare le persone presenti e cogliere gli indizi delle loro storie, deformazione professionale.
Non ho letto riviste o libri della biblioteca, avevo già con me un paio di quotidiani e anche un manuale di inglese che volevo far progredire un po'. Farlo in questo luogo da una solennità diversa a tutto quello che è sapere e fa pensare a una conoscenza che viene tramandata quasi come il dono della vita.

giovedì 20 marzo 2008

Divided we fall


Le pacifiche acque del lago pare talvolta si trasformino in paesaggi spaventosi se una tempesta tinge di colore nero le acque lacustri già scure e normalmente gelide.
Ricorda molti momenti della mia infanzia. L'isola al centro ha rappresentato sempre il sogno di raggiungere un luogo dove si sarebbe compiuta la più riuscita fuga da una realtà spesso sentita non mia. E soprattutto l'indipendenza, il traguardo ultimo di chi si vuole realizzato da solo e aspira a bastare a se stesso.
Poi, raggiunta realmente e con tanta fatica l'isola ho scoperto una verità diversa, dove il rapporto con gli altri non è regola sociale ma necessità vitale. Nessun uomo è un isola. Aprirsi agli altri è tutt'altro che segno di debolezza. E' chiedere e al tempo stesso desiderio di portare la croce di ognuno e ciascuno.
Buona Pasqua a tutti i miei amici.

lunedì 3 marzo 2008

Under my Skin


Un brano musicale eseguito dal vivo esercita su di me una particolare attrazione di tipo ipnotico dove mi aspetto ogni volta di essere sorpreso dalla tecnica, dall'invenzione, dalla fantasia e dall''improvvisazione. E poi c'è il fascino romantico di chi si mette in gioco ad ogni esibizione, se ne frega del rischio di sbagliare e sbatte incurante la propria faccia davanti alla spietata criticità dello spettatore! Ogni esecuzione dal vivo lascia un segno, piccolo o grande ma sempre indelebile, nella storia musicale di ogni performer, sia essa una catastrofe irreparabile oppure una perla rara. Sarà per questo che le grandi case discografiche impongono quasi sempre agli artisti di eseguire i loro pezzi "rigorosamente" in playback nella fase di promozione di un nuovo disco.
Facendo un po' di zapping tv sulle serate di Sanremo mi sono imbattuto nell'ospite internazionale Lenny Kravitz. Avevo già ascoltato il suo ultimo album il cui titolo è "It is Time for a Love Revolution", 16 pezzi (notevoli) tutti scritti e arrangiati da lui, e ci tiene a farcelo sapere, vedasi il videoclip del brano "I'll be waiting", proprio quello presentato al festival. Bene, penso, magari adesso ci stupisce e la fa dal vivo. D'altronde è un animale da palcoscenico e si è già seduto al pianoforte. Macchè, il brano è proprio quello del mio CD ma con l'audio in qualità tv, decisamente peggio. Delusione.
Penso che la maggior parte del pubblico non ci faccia caso, è lo stesso, basta la presenza. E penso anche che il piacere musicale sia cultura e come tale vada acquisita un po' alla volta e con intelligenza.