domenica 26 settembre 2010

Gagliaudo 2010

Qualche scatto ad Alessandria durante "Gagliaudo tra i mercanti 2010".






mercoledì 22 settembre 2010

Una mela al giorno


Sono entrato per la prima volta in un Apple Store a San Francisco, quasi considerandolo un'attrazione del posto. Ricordo una coda enorme, stavano presentando qualcosa di nuovo. Nonostante la ressa, una volta dentro l'atmosfera era divenuta improvvisamente pacifica. Le voci erano attutite e tutti si muovevano come se il pavimento fosse stato ovattato. La disposizione minimalista non faceva sembrare gli oggetti esposti semplice ferraglia in attesa di imminente obsolescenza. Le linee pulite, le forme semplici ma geniali, l'arte sotto forma di tecnologia della più avanzata. 
Le creazioni elettroniche sono piacevoli da maneggiare, belle almeno quanto inutili. Si entra e si passeggia nelle stanze con il fare di chi visita un museo. Dopo aver respirato l'aria della nuova dimensione, ci si avvicina agli oggetti innaturalmente sospesi sugli espositori. Atteso il proprio turno si possono finalmente toccare. L'uso del tatto è all'inizio discreto e poi man mano si fa più audace. Infine si decide che è arrivato il momento di non spingersi oltre. Si poggia cautamente la creatura facendola ritornare a fluttuare, si esce e quel desiderio di possesso pare essere completamente appagato. 
Innegabilmente attratto dalle modernità, ed insieme nauseato dal consumismo fine a se stesso, talvolta in via Migliara vado a ricercare quelle stesse sensazioni.

mercoledì 15 settembre 2010

Baci da Alessandria.. nuovo prologo



Avevo promesso ad alcuni turisti tedeschi, conosciuti quest'estate, un cartolina del posto dove vivo. Conoscevano Alessandria pur non essendoci mai stati e associavano la zona all'immagine (o al sapore, meglio) del vino di qualità.
Rientrato in ciità e volendo subito onorare i miei nuovi distanti amici, cercavo di reperire il souvenir postale e ne scoprivo gli sbiaditi risvolti: misera la gamma e pessima la qualità. Incredulo cercavo in diversi tabaccai e ovunque si ripeteva la delusione.
Il mio amico Sergio, titolare di un'accurata tabaccheria del centro, confermava che l'imbarazzo "nella" scelta è davvero cosa poco gratificante. Ai molti viaggiatori di passaggio e ai pochi turisti stranieri che si notano passeggiare sottovoce con le loro discrete mappe, non viene offerto il biglietto che merita il loro spirito di ricerca.
Poichè la richiesta non rappresenta il core business delle rivendite, pare che nessuno investa (anche poco) nel rinnovare qualche immagine e magari qualche sua idea su come si promuove la città.
Ho deciso di realizzare qualche scatto di prova e tentare di farne una cartolina turistica che sia, solo, bella. Non certo per guadagnare ma per una sfida o meglio un messaggio: a chi istituzionalmente dovrebbe crederci, o almeno far finta, ma non sa proprio da che parte cominciare.