venerdì 28 marzo 2008

Niente di personale

C'era una volta un ciclista.
Anche se da tempo ha smesso di correre è sempre in gara, si è poi sempre in gara.
Adesso è la vita che gli corre addosso e non può fermarsi, neanche un attimo.
Non può perchè adesso non corre più per se stesso ma per la sua nuova squadra, cercata, poi scelta, poi consacrata e adesso benedetta.
Stavolta le salite sono dure come non mai e l'avversario non scherza. Non è più un gioco.
Il traguardo non è la vittoria finale, chi lo sa se esiste la vittoria finale, ma conta poco.
Deve correre perchè il suo moto, alchemico e misterioso, dà una speciale vitalità a chi corre con lui. Non è la forza fisica o quella spirituale, è una specie di magia che possiede, il dono di far splendere chi lo ama.
Sarà folle ma chi ha pianto e più di tutto riso con lui può capire il suo dono.
E nei tratti duri non si può mancare a fargli il tifo, perchè anche di questo ha bisogno. E' una presenza scaramantica, a volte ridicola o solo accennata, ma sempre dovuta.
Non fosse altro a ringraziare il fato di averlo conosciuto!

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