lunedì 30 novembre 2009

Citazioni

Devo essere sincero, non mi è mai capitato di essere in alcun modo influenzato da un libro. Mi interessa la lettura, certo, ma di lì a trasportare nella vita vera le finzioni, le fantasie, i pensieri inverosimili di scrittori al limite della normalità e della stravaganza, beh, assolutamente da escludere per quanto mi riguarda. D'altra parte ho poco tempo per le frivolezze in questi giorni di intensa attività da corsista.
Qualche giorno fa per errore ho immerso nell'acqua, insieme ad un impermeabile, il tesserino plastificato che porto appeso al taschino durante le lezioni e che serve da riconoscimento per i frequentatori. L'umidità penetrata ha reso la foto del mio volto completamente irriconoscibile e, poichè impossibile da estrarre, il solo tentativo di asciugatura peggiora gradualmente lo stato dell'immagine su carta. All'ennesimo commento di chi mi incontrava e notava incuriosito l'aberrazione ho risposto che in realtà la mia foto, provata dagli impegni del corso, invecchiava al posto mio mentre il mio volto restava completamente immune da qualsiasi condizione di stanchezza. Il composto imbarazzo rivelato dal mio interlocutore soddisfava al punto giusto la mia necessità di solitaria riflessione. Pochi minuti dopo durante una pausa accademica, chiacchierando con un collega fattosi notare fin dal primo giorno per il suo aspetto estremamente curato, il gusto modaiolo dell'abbigliamento ed il fisico da adolescente, scoprivo con stupore che aveva compiuto da appena un mese l'età di quarantadue anni. Non celando affatto la sorpresa tramutavo immediatamente il mio atteggiamento in quello di un impulsivo indagatore chiedendogli se fosse vero o no che stava nascondendo nella sua stanza un inquietante ritratto su tela, la cui scoperta avrebbe svelato il diabolico patto che aveva certamente stipulato con satana in persona. Anche la sua evidente perplessità mi faceva desistere dal proseguire l'invettiva quasi delirante.
Non appena tornati a sedere per seguire il riprendere della lezione, restavo interdetto, come la maggior parte degli altri del resto, da un intervento fatto da una collega donna, poco inserito nel contesto del quale si stava trattando: subito mi cimentavo nella recita di un aforisma, rimasto impresso nella mia misteriosa memoria: "Le donne non dicono mai nulla di sensato, però lo fanno in maniera deliziosa"; chissà dove l'ho sentita, mah.
Devo essere piuttosto stanco oggi, ho pensieri sconnessi. Penso di andare a dormire presto, per recuperare forze e lucidità. Non prima di aver letto qualche pagina però, giusto per distrarmi..

1 commenti:

Anonimo ha detto...

i libri lasciano sempre qualcosa dentro. a me capita di continuo e penso sia inevitabile. se rifletto su quale quantità di libri ho letto mi rendo conto di quanto sia scivolato dentro di me silenziosamente, quanti contenuti abbia assimilato il mio essere inconsapevolmente. questo non mi spaventa anzi mi rende più ricco e completo. leggere è un nutrimento per lo spirito, non riuscirei a privarmene; insieme allo sport è l'attività principale di cui vivo, dopo l'amore.
st