sabato 26 gennaio 2013

A zigo zago


La rinuncia al superfluo è stato sicuramente uno degli aspetti meno negativi di questa crisi economica. Personalmente mi sono disfatto di diverse cose materiali, tutti oggetti e comportamenti che non rivorrò   indietro mai più. Tra le altre cose, ho venduto la seconda auto ed io, Mari e il piccolo David ci spostiamo sulle due ruote praticamente tutta la settimana e a tutte le ore.
Muoversi in bicicletta in città è comodo, rapidissimo ed economico. Eppure in termini di salute rappresenta un assurdo paradosso comportamentale: si gira su un mezzo ecologico per far entrare nei polmoni più inquinamento che se si girasse in automobile: lo squilibrio è evidente. E' un  circolo vizioso che prima o poi qualcuno dovrà interrompere.
Ieri siamo andati a provare un accrocco di cui ci siamo invaghiti da un po' di tempo. La costruiscono negli USA; meccanica e materiali ottimi; perfetta per le città nord europee, divertentissima per i bambini. In Italia ha un solo rivenditore ( www.passegginobici.it ) che in quattro anni ne ha importate quindici (compreso quelle che ha in prova). Poi, da non sottovalutare, da noi anche il rischio di essere scambiati per dei marziani: poco, decisamente poco salutare...


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