giovedì 28 agosto 2008

I quaranta passi

Vicino casa nostra c'è la sede di una comunità di Mormoni che ha sempre suscitato in noi più curiosità che diffidenza. Dopo il rientro dagli USA, un pomeriggio, sotto casa, abbiamo attaccato discorso con i due ragazzini in camicia bianca e cravatta che tutti i giorni vagano col sorriso sulle labbra per le vie della città. La faccia tosta di Mari, in casi come questi, è sempre infallibile. Abbiamo scoperto tante cose, la prima è che quel sorriso che appare così sincero, lo è veramente. La comunità offre la possibilità a tutti i giovani come loro di trascorrere due anni della loro vita in un paese estero, aiutando associazioni benefiche e partecipando alla vita religiosa dei mormoni del luogo. Passano buona parte delle giornate parlando con la gente senza imporre alcuna idea, solo presentando la loro disarmante e paziente cordialità. Wilson e Ramson hanno appena 20 anni, il primo viene da Las Vegas e l'altro da un piccolo gelido paese del North Dakota. Tengono anche corsi di inglese e ieri sera abbiamo partecipato al nostro primo. Fare conversation in american english appena dietro casa è per me uno spasso, non mi sembra quasi vero. Durante la lezione chiediamo notizie sulla loro vita religiosa ma ci rispondono che ai corsi di inglese non si fa "predication". Replichiamo che la nostra è solo curiosità antropologica, tipica degli agnostici, convinti, quali siamo noi. Le loro regole sono anche le loro certezze (saranno americani per nulla?) ma la nostra affabilità, quella che ci ha resi famosi nel mondo, non è da meno. Vince la loro gentilezza, decisamente sorprendente.

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