lunedì 26 aprile 2010

Marché du Provence

Orange (FR), 22 aprile 2010.
La giornata dei mercati francesi. Ad Orange, oggi come ogni giovedì, le vie sono invase da una folla educata. Banchi arabi, profumi e stoffe della zona, paella cotta al momento. Tutti acquistano come se fino alla settimana successiva i commerci fossero banditi, ma a mezzogiorno esatto il baraccare cessa d'improvviso. La gente si dilegua in modo sfumato, i venditori scompongono il puzzle multicolore con movimenti rapidi, metodoci, certamente collaudati e divenuti scienza con gli anni. Dopo poco più di un ora i meccanizzati municipali spruzzano acqua a pressione, spazzano meticolosamente ogni angolo fino al marciapiede e rifiniscono a vapore gli interstizi del pavé. Come la quinta meccanizzata del teatro cambia la scena rimandandoci ad un diverso momento spazio temporale, Orange riemerge dietro il mercato, lavata e lucidata, pronta a mostrare la propria nudità per la seconda parte della giornata.
Il più imponente teatro romano che abbia mai visto, prima celato dietro le molteplici tende a braccia estensibili, ci sovrasta ora carismatico e spande su di noi la sua ombra umida e porosa.

0 commenti: