mercoledì 16 aprile 2008

Un po' d'america

Sicuramente c'entra il cinema, ma è leggendo tanto tempo fa il romanzo Furore che ho iniziato a pensare all'ovest degli Stati Uniti come un itinerario drammatico e sconfinato. Ho deciso di andare a percorrere un pezzo di quelle strade (il prossimo giugno) per tanti motivi. Mi sono sempre sentito tra quei contadini raccontati da Steinbeck, sui loro carri pieni di niente, in un viaggio della grande disperazione comune. Comodo, certo, dirlo dalla mia vita borghese, ma tant'è, la rabbia per i grandi soprusi non ha mai lasciato il mio modo di valutare il mondo, così come non sono ancora riuscito a liberarmi di quel fastidioso bisogno di riscatto sociale.
Mi aiuterà il fatto di viaggiare in macchina e di non aver prefissato alcuna tappa. Ho anche deciso di non leggere guide turistiche o esperienze di viaggio, sperando così che tra le emozioni e i momenti che riporterò a casa, il più possibile scevri da cliché e luoghi comuni, si potranno trovare anche frammenti della mia storia personale.
Ieri sera non ho però resistito e dopo aver letto che una parte del film era ambientato sulla Route 66, sono andato al cinema a vedere "Un bacio romantico" di Wong Kar-wai con Norah Jones, Jude Law, David Strathairn, Natalie Portman. Un film minore, dal lento incedere, ben girato e sorretto da una buona fotografia.
P.S.
Spero che l'aver ripreso i titoli di coda non integri alcun illecito contro le norme sui diritti d'autore.
P.P.S.
Non sarò solo ad intraprendere il viaggio. C'entra il fatto che si tratta del mio viaggio di nozze.










1 commenti:

Anonimo ha detto...

....ma chi è quella lì che ha l'indecenza di attraversare la strada proprio nel momento in cui l'obiettivo si socchiudeva su un perfetto tramonto metropolitano...ma chi è, dico io...ah, qui l'arte è un concetto astratto...