mercoledì 18 giugno 2008

Mal di mare

Tratta Civitavecchia Olbia, nave Moby Lines, partenza ore 22.00. Dopo le operazioni di imbarco ci si ritrova nella sala bar per assistere alla partita Italia Francia. Noi e gli altri passeggeri della nave, probabilmente diretti sulle spiagge della Costa Smeralda, Costa Paradiso, di Orosei, di San Teodoro. Stranamente sono in pochi, salta all'occhio, ma il clima di questo giugno è piuttosto minaccioso e c'è il rischio che a causa della pioggia alcuni turisti possano allontanarsi per un giorno o due dalle spiagge e ritrovarsi a scoprire alcuni luoghi dell'entroterra. Non molti chilomeri, magari tortuosi e impervi, la segnaletica questa sconosciuta, e si può raggiungere una dimensione nella quale il tempo non scorre come da altre parti. Speriamo di no, che torni il sole, che nessuno si perda alla ricerca di un nuraghe o di una fonte sacra.

Ho smesso da acuni anni di essere un accanito tifoso e un appassionato di calcio. La cosa è finita senza un vero motivo proprio come accade in molte storie. Non ci si emoziona più come un tempo, qualcosa ci ha deluso ed è impossibile che tutto ritorni esattamente come prima, più semplicemente c'è un'altra, passione, fresca e nuova, che porta cinicamente a trascurare l'altra.
In realtà, anche ai tempi della passione, i miei ricordi di partite importanti non sono associati al risultato o all'evento calcistico, ma unicamente al luogo, alla situazione o alle persone insieme alle quali le avevo seguite.

Termina l'incontro, ci è andata bene. Siamo già al largo, ancora una birra e poi si prova a dormire un poco cercando a fatica di dare un senso a questi pensieri shakerati dalle onde.
Buonanotte.

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