venerdì 31 ottobre 2008

Time

Una mattina libera dal lavoro passata a rincorrere nell'ordine: una banca riottosa e altezzosa, un istituto di assicurazioni imbambolato e un ufficio pubblico completamente fuori dal mondo. Sentir parlare di estratti conto da spedire in busta a casa o di dichiarazioni aggiuntive da compilare mi fa pensare che anche l'impiegata che ho davanti, le parole che usa, la sua scrivania e persino l'edificio nel quale lavora sono fuori tempo: fossili vaganti di in un epoca che si evolve a ritmo frenetico e che conosce il linguaggio digitale al posto del burocratese. Non resisto e glielo esterno, ma in fondo mi dispiace essere poco educato. Allora cerco di mediare: le dico che in fondo non è colpa sua, che lei è solo una modesta, insignificante, microscopica e inconsapevole parte di un ingranaggio più complesso, istallato in un Paese dove tutto è pensato per rendere difficile quello che potrebbe risultare addirittura semplice. Ora va meglio.


Tutto questo mi ha fatto riflettere su un concetto spesso sfuggente: il valore del tempo.

Quanto vale il tempo di ognuno di noi? Che importanza gli attribuiamo? Le ore di lavoro hanno un tariffario certo, e la valutazione in denaro può essere un riferimento; eppure se quello che facciamo ci provoca piacere, il tempo dedicato al lavoro ha il valore aggiunto della gratificazione. Poi c'è l'altra parte, il tempo per le passioni, per gli amici, per gli affetti, per leggere, per guardare un film, per viaggiare. Non è un pensiero da poco: quando il tempo mi sfugge o sento di aver perso un "momento", mi sento angosciato. Poi che senso avrebbe investire in desideri se non si può disporre del tempo per la loro realizzazione?

Stamattina ho sprecato tempo in attività senza significato, che hanno come unico fine legittimare se stesse. Sembra un circolo surreale eppure ci capita quasi ogni giorno.

Mi sono sfogato! Ora va meglio.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

tu sei pazzo!!! per le cose che hai fatto in una sola mattinata ci vogliono anni di dura preparazione psicofisica... mica puoi affrontare così a cuor leggero degli ostacoli del genere... per di più alla vigilia di un ponte festivo così importante: la poveretta che hai bersagliato sarà stata presa da mille pensieri... correre a comprare -durante la pausa pranzo- un vestitino da strega per la figlia e poi, dopo il lavoro, via di corsa al cimitero a pulire e a rassettare la tomba di qualche parente defunto... perchè mica vuoi far brutta figura proprio quando al cimitero ci vanno tutti!


...il tempo...mmm... andiamo sul difficile...

Ticking away the moments that make up a dull day
You fritter and waste the hours in an off hand way
Kicking around on a piece of ground in your home town
Waiting for someone or something to show you the way
(time-pink floyd)


p.s. ho visto che sei tornato ad ascoltare anie di franco... che mi dici di brett dennen? ...ancora più minimalista di jack johnson


bye bye!
@

Anonimo ha detto...

il tempo è la cosa più preziosa del nostro tempo. Il gioco di parole è banale ma significativo, la nostra epoca è fatta di immagini, parole, superficialità,superfluo,immagini,desideri inutili creati dalla pubblicità,vortici di bisogni assurdi. potessi avere anch'io più tempo x cercare dentro me stesso,meditare e vivere al massimo grado. ma forse l'equilibrio è riuscirci anche nel nostro tempo e dare valore al tempo che impieghiamo vivendo. il tempo non esiste, c'è solo il modo in cui lo impieghiamo. saggiamente.