martedì 4 novembre 2008

Love & fog


Profumo di castagne a Trisobbio, mercatino del tempo ritrovato ad Ovada, fiera di paese a Nizza. Il clima, i sapori, le voci e le maschere del monferrato sono ormai piacevolmente penetrate nel mio guscio di pellegrino.
Ma è da un'altra parte del globo che vorrei trovarmi in questi primi giorni di novembre. Il bisogno di essere sia protagonista che spettatore il più attento possibile del mondo globale, mi fa pensare alla maratona di New York e all'Election Day.
Il secondo decisamente l'evento più solenne. Parlarne, seguirne febbrilmente le fasi, cercare la full immersion nel media americani (nonostante lo stabile livello del mio sofferente inglese) mi fa sentire meno escluso da un momento storico che vede in gioco, credo, molto di più che la scelta di un leader.
Nel 2010 invece, ormai è deciso, la corsa della Grande Mela annovererà tra gli iscritti anche me e il buon Davide. E' già un po' che se ne parla e ogni volta è come se i biglietti dell'aereo e i pettorali di gara fossero già lì, sotto il passamano della scrivania in ufficio. Naturalmente vicino al passaporto.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

eh, eh, eh.... ricordo che qualche anno fa un amico girò tutte le bancarelle della fiera di nizza per trovare al miglior prezzo possibile un "ragnatore". sembra un secolo fa... tempi diversi, di coppie scoppiate, legami sfaldati e di castagnate nel soggiorno di casa. come si cambia... adesso quell'uomo comprerebbe il "ragnatore" più caro, nell'unica bancarella snobbata dai clienti... perchè chissà... il pensiero di vedere -l'anno successivo- un posto lasciato vuoto mette una tristezza infinita, anche se tutto sommato con quei venditori non abbiamo nulla a che fare.
che brutta bestia l'idealismo!