martedì 25 novembre 2008

Viaggio in Italia: Trieste


Il vento di bora ci accoglie nella città aperta. E' quello che si riconosce perchè spira da nord est, non quello che ai telegiornali piace annunciare con allarmistiche e improbabili immagini di repertorio.
Il nostro è un piacevole ritrovarsi dopo tre anni dall'ultimo incontro. Abbiamo trascorso la fredda serata a ricercare uno scorcio del centro dove avevamo scattato una splendida foto: una piccola fontanella con una luce soffusa gialla, calda, irreale. E poi un negozio di antichi giocattoli di legno, che sapeva di raro. Niente da fare, i ricordi più belli sono spesso decentrati rispetto alla realtà, sono intrisi di romanticismo e per questo non più rinscontrabili una seconda volta.

Ma il vento si sa da alla testa, confonde gli equilibri, sposta i baricentri e squote le anime. Gli scorci di questa volta sono di Saba e di Joice; di austriaci e di slavi; di Svevo e di Tamaro; di ebrei e di nazisti; di marinai e di irredentisti; di prìncipi e di attori; di Carso e di dogane. E infine di noi due che pure, nel nostro piccolo, serbiamo un intimo legame con questo luogo di confine, dove il malinconico mal di vivere degli abitanti è spendidamente celato dalla spensieratezza con la quale i problemi del quotidiano vengono spesso lasciati sugli usci, in attesa che una raffica del caratteristico vento li spazzi irrimediabilmente lontano da lì.

3 commenti:

ticci ha detto...

Credo che tu ti stia trasformando in un poeta! Ciao.

Anonimo ha detto...

...veramente Stè, credo proprio che tu ti debba dare seriamente alla scrittura. Lo dico in tutta sincerità, il presidente lo sai non scherza su queste cose...Davvero, pensaci su...Ieri sera comunque ci mancava il tuo tocco, e così ugola d'oro...a presto!

Anonimo ha detto...

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"Niente da fare, i ricordi più belli sono spesso decentrati rispetto alla realtà, sono intrisi di romanticismo e per questo non più rinscontrabili una seconda volta."
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maledizione... questa avrei voluto dirla io... beh... la faccio mia, è troppo bella e mi ci sono trovato troppe volte in situazioni del genere.

...e poi, mi ha fatto tornare alla mente quando girai il mio primo film porno... un vero spasso... poi diventò un lavoro e nulla fu come prima!