La visita al souk dei tintori vale da sola il viaggio a Fès. La contemplazione del quadro che si apre dalla terrazza che lo sovrasta necessita di un'accurata osservazione per poter cogliere tutti i particolari della scena e tutti gli elementi umani in essa inseriti. L'acquisto dell'oggetto artigianale al termine del percorso non è l'elemosina del turista. E' un gesto che giustifica e da dignità alla cooperativa che permette il lavoro di circa trecento persone, ognuna di queste ogni giorno immersa nel girone nauseabondo, con l'accurata e paziente opera che porta al concretizzarsi di una piccola parte di un così arcaico processo di lavorazione.
venerdì 13 febbraio 2009
Colours
Pubblicato da oniraks alle 4:51:00 PM
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